mercoledì 19 giugno 2013

LE VACANZE DELLA MAMMA-SINGLE

***ATTENZIONE: in questo post non ci sono segreti per risolvere tutti i problemi della vostra vita, ma alcune considerazioni basate sulla mia esperienza personale e che possono tornarvi utili se:
- siete mamme single e cercate conforto in chi è come voi;
- siete persone che interagiscono con mamme-single e certe cose proprio non riuscite a capirle;
- siete mamme e dato che il 90% del tempo vi occupate da sole di tutto, siete un po' mamme-single;
- siete amici della sottoscritta e leggete per simpatia.

LE VACANZE
La scuola è finita, la scuola primaria finisce prima. Avevo meditato di mandare il topolo al campo estivo per tenerlo un po' qui con me ma la scarsità di alternative decenti ne facevano solo un parcheggio e per giunta neppure comodissimo. Decisione sofferta per me ma accolta con estremo favore da lui: si parte per la campagna, si va dai nonni.

Pro:
- lui è felice e libero, il tempo si è stabilizzato e quindi è sempre all'aperto, è allegro, fa esperienze nuove, mangia e dorme ed è viziato e coccolato ai massimi estremi (e io ritengo questa una cosa estremamente positiva visto i bei ricordi che ho dei miei nonni);
- la mamma è libera ogni sera e riesce a fare tante delle cose che durante l'inverno sono limitate dalla scuola e dal fatto che, dovendoci alzare prestissimo al mattino, la sera dobbiamo andare a letto presto (o dal fatto che la baby sitter è un costo on top!);
- la cena è un'opzione: dato che non ho il pupo che alle 7 mi dice "ho fame" e non devo rispettare le rigorose tabelle alimentari che faranno di lui un adulto sano (per me ormai è andata...) non ho pensieri del tipo "devo fare la spesa", "ho scongelato il minestrone?", "se oggi ha mangiato pasta al ragù stasera si mangia pesce" e così via;
- la casa è uno specchio, i giocattoli sono in ordine, la roba da lavare e stirare diminuisce drasticamente;
- posso fare la doccia con calma quando vogliooooooo.

Contro:
- a fine estate me lo riporto a Milano un paio di settimane prima dell'inizio delle scuole per "rieducarlo": il passaggio dallo stato brado allo stile di vita cittadino richiede uno sforzo da parte di entrambi;
- i miei weekend estivi sono tutti fuori città e fuori casa mia... la valigetta è sempre aperta sul pavimento della camera da letto, non faccio in tempo a svuotarla che la devo rifare... a me 'sta cosa mette ansia;
- io sono libera tutte le sere dal lunedì al giovedì: quando faccio questa dichiarazione sono tutti stracontenti (io pure) ma poi riuscire ad incastrare gli impegni di tutti gli amici proprio in quei giorni è sempre cosa ardua e quindi di fatto la maggior parte delle serate la passo da sola in casa, senza nemmeno il figliolo con cui chiacchierare; di contro lui ha da fare tutte le sere...
- salto la spesa del weekend, il che significa che se esco presto dal lavoro e passo a comprare qualcosa mi posso concedere la cena, diversamente svuoto il congelatore alla ricerca disperata di cibo: a giugno funziona, a luglio comincio ad avere problemi...
- mi manca quando non c'è, è innegabile, e sentirlo il giovedì sera, buttargli lì un "tesoro, domani arrivo" e sentirsi rispondere "noooooo..." (pur sapendo che poi il giorno dopo mi si incolla tipo francobollo e non mi molla più fino al lunedì mattina) non è bello, no no...

Che dire di più? Vedo in giro tante facce di adulti rilassati. La scuola è finita per tutti, tanti sono i bimbi partiti per le vacanze, tanti sono i genitori che pensano "da stasera torno a fare la vita che facevo 10 anni fa..." e Milano in effetti offre davvero tante occasioni per distrarsi in estate.
E' che se si è in due è anche bello sentirsi alle 7 di sera e dirsi "pizza e birra?", oppure "stasera andiamo...".
Per la mamma-single forse è un po' diverso: il giro di telefonate con gli amici ti può andare bene o male. E dato che li hai "snobbati" per tutto l'inverno (tutto motivato, ma così è) non puoi certo pretendere che siano lì ad aspettarti.
E allora faccio tesoro anche delle serata in solitaria: dormo, mi rilasso, vivo un po' on line con gli amici lontani o ancora bloccati in casa perchè i nonni non ci sono e alle 8 del mattino c'è il Centro Estivo, scrivo, ascolto musica senza preoccuparmi del volume (con rispeto del regolamento condominiale, però!) e aspetto le vacanze, quelle vere! Questo è solo un momento falsamente reale...

mercoledì 12 giugno 2013

LOVE TO HEAR THE ROBIN GO TWEET TWEET TWEET

E' più forte di me, quando vedo l'icona di twitter sul telefonino mi parte sempre questa nella testa.
Ebbene si! Sono sbarcata su twitter!

Perchè? Perchè la mia testa è piena di cinguettii e perchè mi piace ascoltare quelli degli altri. Perchè catturare i miei pensieri e condividerli mi piace, perchè l'obbligo della sintesi (il limite dei 140 caratteri) aguzza l'ingegno e semplifica la comunicazione.

Ma dato che da sola ero andata poco più avanti della creazione dell'account, mi sono affidata alle mani esperte di Francesca, la Social Media Doula, per saperne di più.

Francesca è una vecchia conoscenza virtuale, ci siamo incontrate su un sito specifico quando entrambe eravamo in attesa dei nostri primogeniti, i nostri meravigliosi maggiolini 2006. Poi l'ho ritrovata nel social network delle knitter compulsive e infine in un bel gruppo di persone che vogliono arricchire la propria vita dando ascolto ai propri talenti, passando - obviously - per Facebook.

Come dicevo, Francesca fa la Social Media Doula. Una definizione che di per sè è già un programma.
Semplificando, adora tutto ciò che è digitale e ne studia i segreti per condividerli con noi.

In particolare, offre un interessante corso on line dedicato a Twitter appunto e lo ha chiamato "Un due tweet".

Grazie a questo corso ho imparato molto: le basi, scrivere-cercare-seguire, le parole "magiche" (aaaaaasctaaag) e anche qualche utile segreto, come ad esempio creare il widget per il mio blog.
Ma dai... non siete curiosi?
Andate, cliccate e cinguettate!

Ringrazierete anche voi la Doula :)