mercoledì 29 aprile 2015

ET DIEU CREA MAMAN...

E diciamocelo: già fece un capolavoro creando la donna, ma quando la fece diventare madre superò sè stesso!

Cronaca semi-seria di quest'ultima settimana...

Capita che io debba assentarmi un paio di notti per lavoro, la nonna (mamma-bis) corre in aiuto e Fede per la scuola però deve andare più o meno in autogestione.
Ma è tutto sotto controllo: sabato mattina lo affido al padre con consegne scolastiche relative.
"Guarda che lunedì c'è la verifica di inglese, le cose le sa deve solo ripassare come si scrivono certe parole. E poi deve studiare storia, scienze e geografia. Sa fare da solo, si tratta solo di verificarglielo prima di lunedì." Il padre fa sì con la testa, per nulla rincuorata io guardo negli occhi il Topolo e gli dico "Mi raccomando!".
Telefonata da fuori del lunedì alle 18: "mi ha interrogato in storia ma non ho saputo rispondere". Mi farfuglia una giustificazione (oddio, ha ragione lui... era una cosa che io avevo liquidato come esempio di un concetto e che per la maestra invece era da sapere...) ma dato che la maestra ci ha dato una possibilità per il prossimo lunedì non si scappa. "Stasera e tutte le sere da qui a lunedì prossimo studi storia dall'inizio!". Mamma cattiva, si, ma se deve essere lezione, che lezione sia.
Rientro il martedì sfatta dalla trasferta con solo tanta voglia di riposare un po' che mercoledì ho un'altra giornata lunga. "Mamma, la maestra di inglese dice che ho sbagliato la verifica di inglese". Sgrano gli occhi, non ho la forza, giovedì c'è la seconda parte della verifica, guardo mia madre che ricambia il mio sguardo e mi dice silenziosamente "no, inglese non ce la posso fare". Riabbasso gli occhi sul Topolo che sta sempre aspettando una mia reazione... "ma cos'hai sbagliato?" "non lo so, dice che ho fatto tanti errori sui numeri ma io li sapevo".
Calma e sangue freddo, prima ceniamo poi facciamo. Non c'è tempo per il divertimento, stasera si corre ai ripari: sul quadernino di casa gli faccio scrivere tutti i numeri da 1 a 20 e poi le decine e track che scopriamo subito che il 15 e il 40 non si scrivono così... Però gli altri li sa benissimo quindi non mi capacito...
Pazienza, quando ci consegnerà la verifica lo capiremo, intanto scrivi 10 volte fifteen e 10 volte forty così non te lo dimentichi più.
Già che ci siamo, ripassiamo tutti i vocaboli e le regole dall'inizio??? ECCHEDIVERTIMENTOOOO! Per me quanto meno, c'è di buono che per lui è solo un modo per chiacchierare con me e quindi si fa venire la voglia.
Il mercoledì mattina distribuisco compiti per la giornata "mentre vai a scuola ripeti alla nonna il mito dell'origine del mondo e la teoria del Big Bang e quando torni a casa traduci le frasi che ti ho lasciato sul quadernino, scrivi i giorni della settimana e poi quando arrivo io verso le otto e mezza prima di andare a letto ripassiamo ancora". Torno a casa alle 20.30 e si fa quello che avevo promesso.
Giovedì sera... dopo l'ennesimo ripasso di storia - a cui abbiamo aggiunto anche geografia e scienze - ci guardiamo "the sing off"... io ne ho bisogno!
Venerdì pomeriggio: tutti in piscina (io e lui) e poi pizza in casa... ve lo devo dire che la pasta per la pizza l'ho preparata alle 5 di questa mattina?
Sabato mattina: compiti... "mamma non ci hanno dato il quaderno di matematica!". Prima di inveire contro di lui, veloce sms a mamma di classe solidale che mi conferma il problema. Decidiamo a stretto giro di whatsup di usare fogli volanti da inserire lunedì nel quaderno. E nel frattempo? Topolo l'ho mandato a studiare tutto quello che deve studiare.
Pranzo fuori, compro le scarpe per me dopo 2 settimane che ero senza tacco e facevo ciak ciak per l'ufficio. No, non ne ho un solo paio ma quelle che uso prevalentemente in ufficio sono quelle che mi permettono di fare le corse con i tacchi anche se piove e i marciapiedi di Milano diventano scivolosi.
Tutti in piazza Castello che si fa l'Albero di Natale con i Legoooooo. No amore, mamma non entra, ti guardo da fuori. Si però poi mi rompo a guardarti da fuori... possiamo andare che son 2 ore che sono qui in piedi al freddo???
Spesa, già che ci sono facciamo la focaccia stasera? Se non ti va, te la mangi lo stesso perchè l'ho messa a lievitare questa mattina e quello c'è.
Prima di cena? Ripassino veloce di storia dai. Poi però film senza pensieri.
Domenica mattina? Suona sempre la sveglia in casa nostra, perfino per la messa delle 10 che essendo dedicata ai bambini non possiamo mancare. Oddio no, siamo in Avvento dobbiamo arrivare anche prima... sbrigati!!! "ma neanche la domenica posso fare con calma?".
No. Benvenuto nella vita.
E prima di pranzo? Dai, ripassa geografia, si lo so che è per martedì, ma lunedì pomeriggio c'è il catechismo, torni tardi e devi fare i compiti di inglese.
Io intanto preparo le tagliatelle che faccio alla svelta e con il mattarello mi faccio pure i bicipiti.

Fermi tutti! Dopo pranzo ci sono le partite! E la mamma si butta sul divano e si riposa!
Aspetta però che prima faccio partire una lavatrice così quando finisce la partita stendo...
Si, tu gioca con i tuoi adorati Lego che te lo meriti. Si si, li puoi portare tutti in salotto. Quando mi sveglio ricordami solo che non posso muovermi sul tappeto senza ciabatte.
Ma come? E' già ora di cena? Hai fatto la doccia? Si si, poi mangiamo i toast (non ho la forza di fare altro).

E' domenica sera, sono stanca... Meno male che domani vado in ufficio!

E diciamocelo, quando Dio ha creato la mamma ha fatto cosa buona e giusta, però poteva anche dotarla di batteria ricaricabile!

martedì 28 aprile 2015

(NON) AMORE

Ieri TopoFede ha assistito ad un momento di vita terribile.
Il papà di una sua compagna di classe ha tentato di portarla via alla madre all’uscita da scuola.
Non parlo di ragioni dei singoli, non voglio esprimere giudizi, è una separazione difficile e per motivi profondamente tristi ma i tribunali si stanno già occupando di questo.
Voglio parlare dei fatti a cui mio figlio ha assistito.
Ha visto gesti violenti nei confronti della madre della bambina, ha visto reazioni inconsulte da parte di un padre… fortunatamente ha visto anche tanti altri adulti fare cordone attorno alla bimba per proteggerla fino all’arrivo della polizia.
“Come ti sei sentito?”
“Ho avuto paura”
E io sono arrabbiata perché non posso proteggerlo dalla paura.
“E cos’hai fatto?”
“Insieme a X e Y, siamo stati vicino a Lei (la bimba “oggetto” del contendere) e l’abbiamo portata lontana mentre la Tata insieme agli altri adulti calmavano suo papà”
E io sono fiera di lui perché non ha pensato solo alla sua paura ma a far parte del gruppo che nel gesto comune ha tentato di porre rimedio alla situazione che si era generata.
“… però mamma non ne voglio più parlare”
E invece no, ne parleremo ancora. Anzi, ne parliamo ancora.
“Ma cosa ti ha spaventato?”
“… insomma, lui è il suo papà e voleva far del male alla sua mamma e anche a Lei”
Hai ragione: l’amore di un papà dovrebbe essere protettivo, non violento.
“Cosa pensi che sia successo?” “Il suo papà è molto arrabbiato”
“e quindi se è arrabbiato è giusto che sia violento?” “no, quello no… ma perché non lo chiede con il suo avvocato?”
Ed eccolo qua il piccolo uomo, quello che sa che a volte le mamme e i papà si parlano tramite gli avvocati. Quello che sa che ci si può arrabbiare ma non fino a far del male al tuo stesso figlio o a sua madre.
Quello che un giorno mi ha chiesto di non litigare più con il suo papà perché lui ci rimaneva male e io e suo padre abbiamo obbedito (e non solo di fronte a lui). Perchè entrambi amavano lui più di quanto ci piacesse litigare tra di noi.

HO AVUTO PAURA.
E quanta paura avrà avuto e avrà ancora quella bimba che ha visto suo padre così?
E quanti ce ne sono di bimbi che hanno paura per lo stesso motivo?
Perché in tanti casi bisogna aspettare che succeda qualcosa di brutto prima di fare qualcosa? Perché abbiamo bisogno delle vittime e non possiamo prevenire?

Tante, troppe domande senza risposta. Non ne avranno stasera e nemmeno domani. Ma che sia possibile un giorno fare qualcosa e non solo aspettare che accada il peggio e pensare "che brutto il mondo in cui viviamo".