lunedì 12 luglio 2010

A CHI PRODUCE O IMPORTA FILATI IN ITALIA...

Sto facendo la mitica flying V, per procurarmi il cotone necessario mi sono dovuta rivolgere come al solito alla mia "cotonespacciatrice" inglese di ebay...
Perchè qui in Italia non si trovano.
Perchè se trovo filati simili poi la resa è diversa e io non sono abbastanza brava da correggere i disegni originali.
Purtroppo mi rendo conto sia così: da noi lavorare a maglia o uncinettare sono cose da "vecchie" o peggio ancora "zitelle" (e nella mia condizione di mamma single mi ritrovo ad appartenere all'una e all'altra categoria).
Ecco che quindi per trovare cose interessanti da fare vado all'estero a cercare schemi e idee: il pattern giapponese, il CAL tedesco, la chitarra creata dalla casalinga del Wyoming... peccato che poi a conti fatti non si trovino i filati.
E non cose strane... voglio dire, la Inga è stata creata da una signora tedesca che per facilitare le cose ti suggerisce di utilizzare un filato multicolor della Anchor. Benissimo, vai sul sito della Anchor, scopri che il distributore è Cucirini, allora contatti il Call Center della CCC e chiedi informazioni. Ti rimandano ad una grande merceria di città che non ha un numero di telefono (perchè, come mi ha detto il proprietario, altrimenti chiamano tutti e nessuno passa) e così pigli la macchina, attraversi la città, parcheggi in sosta vietata (perchè in quella zona non c'è verso di parcheggiare) sperando che il cotone ti costi meno della multa, entri e scopri che il cotone non c'è, ma visto che la ditta ha un centro di distribuzione europeo in Germania si può ordinare... alla modica cifra di 2,90 euro ogni 50 gr! Obiettivamente non è un gran costo per il filato comprato in Italia, ma girando per blog vari scopri che all'estero una matassina normale (non stiamo parlando di filo di seta o altro, cotone!) costa all'incirca 1 euro, il più delle volte meno...
Insomma non ne faccio una questione di economicità, ma se mi devo sbattere come una pazza per poi scoprire che il cotone in Germania costa un terzo sapete che faccio? Ordino la cartella colori sul sito del distributore e poi compro direttamente dalla Germania! O dall'Inghilterra, o dagli Stati Uniti, o dal Giappone!
Insomma uno qualsiasi di quei paesi civili in cui lavorare a maglia o all'uncinetto è un hobby da ragazze, non un privilegio per "vecchie inutili".
Certe cose mi fanno veramente veramente veramente rabbia!
Senza contare poi che alcuni filati dalle nostre parti proprio non arrivano... tipo quelli usati da questa bravissima signora!

4 commenti:

  1. Cara ti capisco perfettamente!!Io, italiana che abita in Germania, vedo la differenza...in GErmania "uncinettare" è un hobby per tutti, quando dico alle mie amiche italiane cosa faccio mi prendono per matta....e che dire dei negozi?Qui esistono negozi per l'hobbistica, cataloghi specializzati dove si trova di tutto, in Italia bisogna diventare 007 per scovare i materiali giusti ;) Faccio sempre scorta qui di cotone per quando vado a casa in Italia, cosi ho gia tutto pronto! Ma credo che pian piano cambierà anche in Italia, ormai sono tante le donne che amano questo hobby ;) Un bacione e buona settimana!!

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  3. Come ti capisco!!! Quella signora la "conosco"...
    Ciao,
    Miriam

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  4. Condivido con te ogni singola parola!!!! Però un pò mi rincuoro perchè partecipando al knit cafè sto scoprendo tantissime altre cose nuove e le persone sono molto più interessate a fare questo tipo di lavoro!!! Io spero davvero che si allarghi molto di più questa passione!!!! Si deve capire che con l'uncinetto non ci si fanno solo centrini!!! Un abbraccio Antonella

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