domenica 24 aprile 2011

BIND OFF LOOSELY...

... in altre parole, finito!
E dato che sono particolarmente contenta del traguardo e del risultato, si merita la pubblicazione di una prima foto.
Purtroppo, avendolo finito circa 15 minuti fa, la luce non è delle migliori.
Mi si dice anche che domani pioverà e quindi aspetterò di bloccarlo ed indossarlo per fotografarlo come merita.
Però non potevo aspettare.
A proposito, più o meno al rovescio numero N-3 sono riuscita a trovare il mio modo di farlo con il continentale...

Naturalmente non mi attribuisco nessun merito relativamente al disegno che fin dal primo momento ho trovato bellissimo di suo. Il merito creativo spetta a Natalie Servant.
Io ho seguito passo passo il suo disegno, nella versione scritta, perchè quelli a schemi ancora mi risultano difficili da decifrare, ma lei mette a disposizione le due versioni.
Le ho scritto solo per chiederle di inserire nello schema il suggerimento relativo agli stitch markers: ammetto che se li avessi utilizzati sin dall'inizio probabilmente lo avrei finito un po' più velocemente e forse avrei rifatto un po' meno righe :D
Questa cosa dimostra semplicemente che sono un'apina operosa e che mi da soddisfazione farmi le cose a manina.
Non ho il tempo che vorrei per dedicarmici ma forse è meglio così perchè avendo la tendenza alla compulsività hobbystica probabilmente non riuscirei più a fermarmi.
Così almeno sono obbligata dal mondo a staccare!

Comunque, dato che esiste un KAL che prevede la realizzazione dello scialle durante le tappe del Tour, posso dire di aver rispettato almeno in parte la tradizione con la Liegi-Bastogne-Liegi di questo pomeriggio. E se non avessi deciso di portare il pupo al cinema, probabilmente avrei potuto finirlo al traguardo.
Chissà che il prossimo Tour non mi porti la voglia di farne una versione a 5 archi - anzichè a 3 - ma con un filo più fine: per questa versione la ragguardevole dimensione è data più dalla scelta del filato e dei ferri del 5 al posto di quelli da 3mm.
Negli ultimi giorni infine ho attratto l'attenzione delle donne della famiglia sull'uso dei ferri circolari e della tecnica continentale, al punto che anche la zia che ha dovuto abbandonare i ferri per problemi ai legamenti della spalla ha ripreso un filo di speranza dopo aver provato in questo modo.
Ultimo dettaglio? Per non farmi mancare niente, venerdì pomeriggio ho rotto la punta di un ferro con un point protector che avevo inserito un po' troppo a fondo e che ho cercato di estrarre con un po' troppa forza... Ho girato sabato mattina per tutta Mantova alla ricerca di un ricambio e ho scoperto che non ci sono mercerie così fornite...
Comunque alla fine mi sono arrangiata (probabilmente lo avrei finito anche con le dita, pur di finirlo entro oggi).

E l'ultimo plauso lo faccio ancora una volta a quel magnifico filato che si chiama Mousse Bio di Grignasco, comprato alla Knit House di Carate Brianza e del quale mi sono innamorata al primo tocco... un colore magnifico, una consistenza perfetta da lavorare e questa sera, mentre lo chiudevo morbidamente e pezzo dopo pezzo si appoggiava sulle mie ginocchia e nel frattempo me ne stavo seduta sotto il portico di mia sorella al primo calare della sera, ho capito quanto sarà bello indossarlo sulle spalle alla cerimonia pomeridiana che mi aspetta tra 3 settimane e - perchè no - nelle fresche serate estive in riva al mare.

2 commenti:

  1. sul divano bianco, fa proprio la sua bella figura, col continentale io ho dei problemi x il rovescio, mi cade tutto e i punti non sono tutti uguali, comumque tento ancora. anche io oggi ne ho finito uno, appena lo avro' bagnato e messo in forma (spero di riuscire) lo mettero' sul blog, il mio parte da una punta x finire nell'altra. ciao francesca

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  2. Sono curiosa di vedere anche il tuo!
    Anche il mio rovescio continentale è tutto da migliorare, ma è già un sollievo aver trovato il modo. La qualità verrà con l'esercizio!

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