Ieri
TopoFede ha assistito ad un momento di vita terribile.
Il papà di
una sua compagna di classe ha tentato di portarla via alla madre all’uscita da
scuola.
Non parlo di
ragioni dei singoli, non voglio esprimere giudizi, è una separazione difficile
e per motivi profondamente tristi ma i tribunali si stanno già occupando di
questo.
Voglio
parlare dei fatti a cui mio figlio ha assistito.
Ha visto
gesti violenti nei confronti della madre della bambina, ha visto reazioni
inconsulte da parte di un padre… fortunatamente ha visto anche tanti altri
adulti fare cordone attorno alla bimba per proteggerla fino all’arrivo della
polizia.
“Come ti sei
sentito?”
“Ho avuto
paura”
E io sono
arrabbiata perché non posso proteggerlo dalla paura.
“E cos’hai
fatto?”
“Insieme a X
e Y, siamo stati vicino a Lei (la bimba “oggetto” del contendere) e l’abbiamo
portata lontana mentre la Tata insieme agli altri adulti calmavano suo papà”
E io sono
fiera di lui perché non ha pensato solo alla sua paura ma a far parte del
gruppo che nel gesto comune ha tentato di porre rimedio alla situazione che si
era generata.
“… però mamma
non ne voglio più parlare”
E invece no,
ne parleremo ancora. Anzi, ne parliamo ancora.
“Ma cosa ti
ha spaventato?”
“… insomma,
lui è il suo papà e voleva far del male alla sua mamma e anche a Lei”
Hai ragione:
l’amore di un papà dovrebbe essere protettivo, non violento.
“Cosa pensi
che sia successo?” “Il suo papà è molto arrabbiato”
“e quindi se
è arrabbiato è giusto che sia violento?” “no, quello no… ma perché non lo
chiede con il suo avvocato?”
Ed eccolo
qua il piccolo uomo, quello che sa che a volte le mamme e i papà si parlano
tramite gli avvocati. Quello che sa che ci si può arrabbiare ma non fino a far
del male al tuo stesso figlio o a sua madre.
Quello che
un giorno mi ha chiesto di non litigare più con il suo papà perché lui ci
rimaneva male e io e suo padre abbiamo obbedito (e non solo di fronte a lui). Perchè entrambi amavano lui più di quanto ci piacesse litigare tra di noi.
HO AVUTO
PAURA.
E quanta
paura avrà avuto e avrà ancora quella bimba che ha visto suo padre così?
E quanti ce
ne sono di bimbi che hanno paura per lo stesso motivo?
Perché in
tanti casi bisogna aspettare che succeda qualcosa di brutto prima di fare
qualcosa? Perché abbiamo bisogno delle vittime e non possiamo prevenire?
Tante,
troppe domande senza risposta. Non ne avranno stasera e nemmeno domani. Ma che
sia possibile un giorno fare qualcosa e non solo aspettare che accada il peggio e pensare "che brutto il mondo in cui viviamo".
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