lunedì 25 giugno 2012

CHEMOCAPS

C'è una parola che fa tanta paura a moltissima gente, che per carattere io invece preferisco chiamare per nome: CANCRO. E in particolare CANCRO AL SENO.
Non è una cosa che mi tocca direttamente, continuo ad incrociare le dita e fare controlli per gestire al meglio la mia salute, ma far finta che non esista attorno a te è davvero stupido: ci sono le conoscenti, le amiche, le mamme delle amiche, le signore che salgono sul tram con vistosi foulard drappeggiati sul capo... il cancro c'è,    se preso in tempo si può curare e in molti casi si può guarire.
E' che per guarire normalmente si passa attraverso la chemio e la chemio spesso fa perdere i capelli.
Il Servizio Sanitario Nazionale passa una parrucca, ma chi l'ha provata dice che di solito sono brutte, sono scomode, troppo pesanti e fastidiose da indossare.
Luisa di "unfilodi", che sa di filati ma anche (purtroppo, anche se oggi sta bene) di cancro al seno, proprio pensando a queste donne che di parrucche non ne vogliono sapere, ha lanciato una splendida iniziativa: in alternativa alla parrucca, knittiamo noi per loro.
E prepariamo cappellini, morbidi e divertenti, per far sì che l'esperienza della chemio si faccia un po' più sopportabile.
Lei mette il filato, noi la testa e le mani.
Io non sono una creativa, non sono una designer, sono una che fa andar le mani macinando km di filo - compatibilmente con il lavoro - e così partecipo a modo mio, traducendo due pattern che ho trovato su ravelry e testando quello che c'è bisogno di testare.
Ad oggi questi sono i frutti del mio lavoro.

NOT JUST FOR CHEMO DI Mary Keenan (tradotto e testato)
realizzato con la Noro Kureyon, che purtroppo nonostante il lavaggio è rimasta un po' ruvida, ma il pattern è davvero carino e divertente!

DOUBLE DOUBLE CLOCHE di Mary Keenan (tradotto e testato)
Questo l'ho fatto con la Malabrigo Silky Merino, molto morbido ma dopo il lavaggio ha perso un po' di tenuta. Nella foto non si vede, ma ho aggiunto anche una rosa rossa a decorazione.


TORTORA HAT (Canne al vento - tradotto da Alata/Vittoria e testato qui in taglia S)
Realizzato con la Grignasco Merinogold, consigliata da Luisa e in effetti quella che ha reso meglio anche dopo lavaggio e bloccaggio (e guarda un po', lei vende filati di mestiere! :D)


I pattern sono tutti su Ravelry, le traduzioni le trovate sul blog di unfilodi.
Se volete partecipare in qualche modo all'iniziativa, potete cercare su Ravelry il gruppo Quellocheho, nome del gruppo ma anche dell'iniziativa.

E spero apprezzerete il fatto che per una volta (lo faccio molto raramente, non mi piace proprio) ci ho letteralmente messo anche la faccia, perchè le cose importanti lo meritano!

2 commenti:

  1. Mi è molto dispiaciuto non aver potuto aderire a questa iniziativa, purtroppo con Simone trovare il tempo per lavorare a maglia è sempre difficile, ma ho accolto con piacere questa iniziativa ed anche altre simili che si sono succedute anche all'estero. A me piace molto il cappellino viola, ma sono tutti belli!
    Un abbraccio e grazie per il lungo commento...è vero, agli occhi delle supermamme c'è sempre qualcosa che non va...ma chissà perchè i nostri cuccioli crescono, se possibile, anche meglio!
    Baci :)

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