domenica 21 aprile 2013

FARE IL PANE...

Da tanto tempo non scrivo, è passato Natale, pure Pasqua, tra poco è di nuovo il periodo più bello dell'anno con il compleanno mio e del pupo a due giorni di distanza... che ne è stato del mio tempo?

E' stato che ho fatto troppo, di più.
Ho attraversato (ci sono ancora dentro fino al collo in realtà) una frase di brain storming che di solito definisco "più storming che brain".
Di solito? Si, non è la prima volta che mi succede e temo che non sarà nemmeno l'ultima.
Ma le conosco molto bene queste mie fasi e so che devo attraversarle senza combattere perchè mi sono necessarie per passare da un equilibri instabile a quello successivo.
Si, perchè ho capito anni fa che la mia vita è fatta di "equilibri instabili successivi": alterno momenti di calma e immobilità che terminano di solito quando una sensazione di claustrofobia nei confronti della vita si impadronisce di me e mi obbliga a fare.
Che cosa? Di tutto, oggi ho fatto persino il pane... da tempo desideravo provarci e oggi era la giornata per quello.
Ma non solo.
A parte tutte le iniziative lavorative che sto facendo mie (tra le tante, anche due corsi interni che non hanno a che fare con le mie responsabilità ma a cui non ho saputo/voluto dire di no), ci sono le attività e gli hobby di sempre: la maglia e il canto.
Per quanto riguarda la maglia, tutte le iniziative benefiche, i ws, gli incontri sono miei! Domenica scorsa però il Topo si è ribellato al mio tentativo di portarlo a fare la maglia con me e ho capito che è arrivato su quel fronte il momento di darmi una regolata. Così per farmi perdonare delle mie mancanze "yarnesche", eccomi ad avviare per lui un "Totoro" speciale.
Sul versante musica, ne ho combinata un'altra. Non  starò a raccontarvi tutta la vicenda che assomiglia a tratti all'Odissea, ma il risultato è che sto studiando per vedermi riconosciuto il percorso fin qui fatto. Il 30 maggio l'esame con LCM. Incrociamo tutti le dita.
Tutto qui? nooooooooooooooo, perchè limitarsi?
Ho deciso che è tempo di fare qualcosa per imparare a valorizzarmi e per prepararmi il terreno a quella che sarà forse una seconda vita lavorativa, quando il momento sarà propizio. E così eccomi calata in questa bellissima esperienza dal nome "Talent Factory" dove fare i conti con me stessa, i miei caotici desideri e sogni e la sfida di provare a renderli forse non concreti da subito ma sicuramente più reali e vicini.
Poi i soliti lavori di casa: è tempo di cambio armadi, c'è la Comunione della nipote, il compleanno di Fede da organizzare, studia, lavora, fai la maglia, fai i compiti con Fede...
Sapete una cosa? Sono stremata, lo so che è colpa mia, ma sono stremata.
E questo significa  che l'energia caotica sta calando, che sto arrivando ad un nuovo porto tranquillo, che tra poco riprenderò i contatti con il mondo e non farò telefonate agli amici di sempre che iniziano con "adesso non posso, ti richiamo io" e lì finiscono.
Non so ancora cosa troverò, non so dove mi sto esattamente dirigendo. Ma ora ci conto.
E non perchè il caos farà spazio all'ozio, ma perchè dopo il caos sarò come sempre un po' diversa da prima e mi divertirò a scoprimi.
E finalmente mi riposerò di nuovo :)