mercoledì 26 maggio 2010

TI RICORDI COSA STAVI FACENDO PROPRIO IN QUEL MOMENTO?



Sabato è stata per noi serata impegnativa. Emozione a mille e come sempre in questi casi non sono capace di stare ferma.
TopoFede decide di rimanere sveglio per vedere la partita, è il giusto compromesso che raggiungiamo per non vedere i cartoni e seguire la diretta sin dall'inizio.
Ma nemmeno lui è capace di stare fermo.
Così quando qualcuno fra 45 anni ci chiederà "ti ricordi cosa facevi, dov'eri mentre l'Inter vinceva l'ultima Champions? mentre Milito segnava quei 2 gol favolosi?" risponderemo così:
Fede costruiva astronavi e telecomandi con i lego e io facevo prove tecniche di Inga's bag con la mia nuova Anchor Magicline 1420.
La partita non si commenta, it's gone.
Così come il Daddy nel prossimo weekend, ma questo è un altro argomento... (però approfittatene per sentire la canzone: Glasvegas - "Daddy's gone")

venerdì 21 maggio 2010

Al principio era il punto croce...


Non proprio... all'inizio se non ricordo male fu la maglia. Ma ero piccolissima e la nonna mi insegnava a cucire a mano, ricamare, fare la maglia e l'uncinetto. Ricordo una sciarpa fatta ai ferri in cui di giorno facevo e mia nonna di notte rifaceva... credo sia stato quello il mio primo lavoro. Anche una canotta azzurra fatta a punto riso sotto la supervisione della mamma di un'amica. Cucinare no, quella è una qualità che è toccata a mia sorella. Io ero più per i lavori femminili fatti in modo quasi automatico mentre la testa aveva tempo per spaziare tra le mie mille fantasie. Poi ci fu il periodo del rifiuto, l'adolescenza, e tutto fu abbandonato. La voglia tornò con l'università, la lontananza da casa e la voglia di rilassarsi dopo una giornata passata sui libri. Ma la nonna non c'era più e fu così che iniziai con il punto croce.
Piccoli lavoretti, sop
rattutto quadretti e bavaglini per le nipotine.L'apoteosi furono le mie bomboniere e le cose per la nascita del Topolotto. Dopo la sua nascita mi venne voglia di fare la maglia, ma la cosa abortì abbastanza presto. Di quel periodo rimane un gilet fatto per me, un collo che usa la mia mamma quando fa freddo freddo per andare nell'orto...
Seguì una fase della
mia vita in cui a tutto pensavo tranne che ai lavori femminili.
Poi lo scorso inver
no, avevo come ospite una amica molto appassionata, i bimbi giocavano miracolosamente da soli, fuori faceva freddo... e lei aveva questo splendido libro sugli amigurumi: impossibile non rimanerne incantata.
Con la sua sapiente guida ripresi in mano l'uncinetto e ad oggi ho fatto: una berretta per la nipote, una fascia per capelli sempre per lei, una Kitty con vestitino per l'altra nipote.
Ora sto finendo una borsa estiva per andare ad un matrimonio.
Poi le intenzioni sono tante, il tempo è sempre poco...
Ma finchè continuerà a darmi soddisfazione andrò avanti.

giovedì 20 maggio 2010

Ci vuole un po' di pazienza...

ma a poco a poco arriveranno anche i miei lavori!