martedì 28 aprile 2015

(NON) AMORE

Ieri TopoFede ha assistito ad un momento di vita terribile.
Il papà di una sua compagna di classe ha tentato di portarla via alla madre all’uscita da scuola.
Non parlo di ragioni dei singoli, non voglio esprimere giudizi, è una separazione difficile e per motivi profondamente tristi ma i tribunali si stanno già occupando di questo.
Voglio parlare dei fatti a cui mio figlio ha assistito.
Ha visto gesti violenti nei confronti della madre della bambina, ha visto reazioni inconsulte da parte di un padre… fortunatamente ha visto anche tanti altri adulti fare cordone attorno alla bimba per proteggerla fino all’arrivo della polizia.
“Come ti sei sentito?”
“Ho avuto paura”
E io sono arrabbiata perché non posso proteggerlo dalla paura.
“E cos’hai fatto?”
“Insieme a X e Y, siamo stati vicino a Lei (la bimba “oggetto” del contendere) e l’abbiamo portata lontana mentre la Tata insieme agli altri adulti calmavano suo papà”
E io sono fiera di lui perché non ha pensato solo alla sua paura ma a far parte del gruppo che nel gesto comune ha tentato di porre rimedio alla situazione che si era generata.
“… però mamma non ne voglio più parlare”
E invece no, ne parleremo ancora. Anzi, ne parliamo ancora.
“Ma cosa ti ha spaventato?”
“… insomma, lui è il suo papà e voleva far del male alla sua mamma e anche a Lei”
Hai ragione: l’amore di un papà dovrebbe essere protettivo, non violento.
“Cosa pensi che sia successo?” “Il suo papà è molto arrabbiato”
“e quindi se è arrabbiato è giusto che sia violento?” “no, quello no… ma perché non lo chiede con il suo avvocato?”
Ed eccolo qua il piccolo uomo, quello che sa che a volte le mamme e i papà si parlano tramite gli avvocati. Quello che sa che ci si può arrabbiare ma non fino a far del male al tuo stesso figlio o a sua madre.
Quello che un giorno mi ha chiesto di non litigare più con il suo papà perché lui ci rimaneva male e io e suo padre abbiamo obbedito (e non solo di fronte a lui). Perchè entrambi amavano lui più di quanto ci piacesse litigare tra di noi.

HO AVUTO PAURA.
E quanta paura avrà avuto e avrà ancora quella bimba che ha visto suo padre così?
E quanti ce ne sono di bimbi che hanno paura per lo stesso motivo?
Perché in tanti casi bisogna aspettare che succeda qualcosa di brutto prima di fare qualcosa? Perché abbiamo bisogno delle vittime e non possiamo prevenire?

Tante, troppe domande senza risposta. Non ne avranno stasera e nemmeno domani. Ma che sia possibile un giorno fare qualcosa e non solo aspettare che accada il peggio e pensare "che brutto il mondo in cui viviamo".

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